Il maestro della Pop Art e il bambino prodigio: Jean-Micheal Basquiat, che già all’età di otto anni sognava di fare il fumettista, hanno segnato non solo un’epoca ma anche molti artisti venuti dopo di loro!
Merito del primo aver iniziato il secondo al multiplo e alla serigrafia, mentre Basquiat ha fatto riscoprire a Warhol la passione per la manualità e la gestualità della pittura che si può toccare, far vibrare mediante un’espressione del gesto incisiva e potente, non dimenticando mai il segno grafico:
Basquiat si appassiona di anatomia da quando, in giovanissima età nel 1968 viene investito da un’auto e deve subire un intervento che gli asporterà la milza. Celebre è il portfolio serigrafico di parti anatomiche, con inserite frasi, sua caratteristica, che attraggono lo spettatore e lo coinvolgono in una fruizione che apre il sipario ad un’anima frastagliata e dolorante. La vicinanza dell’artista alle droghe, in particolare all’eroina, che lo stesso warhol non riuscirà ad arginare, sono sintomo della continua lotta interiore di Basquiat, lotta perfettamente rappresentata dalla boxe, sport che lo appassiona, metafora del suo intendere la vita.
Celebre l’immagine dei due amici sul ring:
Bruno Bischofberger
Bruno Bischofberger è il gallerista che capisce la simbiosi tra i due, e per il quale sfoceranno più di 100 tele, realizzate dai due artisti.
Vicini anche nella morte (1987 Warhol e 1988 Basquiat), i due nel 1985 realizzano una mostra a 4 mani che però ricevette una critica non positiva.
”It was like some crazy-art world marriage and they were the odd couple. The relationship was symbiotic. Jean-Michel thought he needed Andy’s fame, and Andy thought he needed Jean-Michel’s new blood. Jean Michel gave Andy a rebellious image again.”
Ronny Cutrone, assisitente di warhol, in Warhol: The Biography di Victor Bockris,