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Boccioni, Arte tra i colori

Umberto Boccioni, città che sale,1910

Fili colorati. Questo si può vedere se si osservano le opere di Umberto Boccioni. Una moltitudine di fili colorati che prendono forma in immagini dinamiche. Proprio questo dinamismo è il fulcro dell’arte di Boccioni evidente nelle opere del primo decennio del ‘900 come Città che sale e Elasticità. Boccioni unisce il dinamismo del futurismo alla composizione ottica dell’arte divisionista, e mette in risalto alcuni tra gli elementi più tipici del movimento futurista, come l’esaltazione del lavoro e l’importanza della città moderna.

Umberto Boccioni, Elasticità
Umberto Boccioni, Elasticità

La tecnica pittorica utilizzata da Boccioni alla fine dell’Ottocento risente dell’influenza di Gaetano Previati e di Giacomo Balla. La tecnica utilizzata e i soggetti proposti figurano un’ideale fusione tra la folla sovraeccitata e la vibrazione della città tutt’intorno.

Boccioni, musei di tutto il mondo

Nell’opera la Città che sale, attualmente esposta al Museum of Modern Art (Moma) di New York, si può osservare come in tutta la composizione scenica vi sia una forte presenza di colori sgargianti. Sia la scelta cromatica che quella dei soggetti rendono l’opera estremamente dinamica. Il cavallo collocato in primissimo piano è dipinto con pennellate di tonalità rossa e arancio accostate e orientate a delineare la forma dell’animale. La scelta di collocare l’animale in primo piano nasce dalla volontà di evidenziarne la forza fisica, emblematica nelle rappresentazioni del periodo futurista.

umberto boccioni, rissa in galleria, 1910
Umberto Boccioni, Rissa in galleria, 1910
Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio
Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio

Un’altra opera estremamente emblematica dell’artista è Rissa in Galleria. Boccioni in quest’opera, esposta alla Pinacoteca di Brera, presenta i tratti futuristi dell’arte di Boccioni ma antecedente all’esperienza parigina, che marcherà profondamente lo stile delle sue opere. Ambientata nella Galleria di Vittorio Emanuele di Milano la scena dipinta ritrae una rissa tra due donne circondate da un pubblico incitante.

Il dinamismo scenico raggiunge con Boccioni un realismo allarmante sia nella sua dinamicità fisica che psicologica. Nella serie degli Stati d’animo: Gli addii, Boccioni mostra la sofferenza della separazione; si può osservare una netta distinzione stilistica tra il prima e il dopo dell’entrata in contatto di Boccioni con l’arte cubista. Le due versioni, datate entrambe 1911, risultano quasi opera di due artisti differenti. Nella prima versione infatti l’opera è ancora molto legata al divisionismo di Previati, mostrando movimenti fluidi e forme morbide; mentre nella seconda versione le stesse figure assumono una forma spigolosa tipica dell’arte cubista.

Nel 1913 la svolta cubista assume un’impronta fisica nella scultura Forme uniche della continuità dello spazio. Boccioni si dedica alla scultura per realizzare un’opera che comunichi dinamicità e forza, elementi tipici dell’arte futurista. Attualmente l’opera si può osservare al Museo del ‘900 di Milano.

“In questi giorni sono ossessionato dalla scultura! Credo di aver visto una completa rinnovazione di quest’arte mummificata.”

Boccioni quotazioni

Nel 2018 il dipinto Testa + luce + ambiente, di Umberto Boccioni, datato 1912, è stato battuto da Sotheby’s a Londra il 28 febbraio in occasione della Impressionist e Modern Art Evening Sale che, da una stima di 5.500.00 / 7.500.000 sterline, ha quasi raddoppiato il suo valore finale ed è stato aggiudicato per 9.070.100 sterline, equivalenti di 10.314.544 Euro, a un collezionista statunitense.

Un artista, Boccioni, a cavallo tra due stili che però con il dinamismo delle sue opere ha rivoluzionato il modo di guardare un’epoca.

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