Keith Haring e Andy Warhol, due grandi nomi, “mostri sacri” della Pop Art e Street Culture.
Due artisti visionari che in modo quasi simultaneo seppero rivoluzionare l’estetica dominante di un’America di delicati equilibri e contraddizioni. Haring e Warhol, però, riuscirono ad essere molto di più di ciò: furono infatti due amici.
Accadde così che in più di un’occasione i due si trovarono a lavorare per un progetto comune. Ed ecco allora che nel 1986 Haring e Warhol si divertirono a disegnare la card d’invito ad un party in onore di Martin Burgoyne.
L’occasione non fu purtroppo felice, poichè il party venne organizzato per raccogliere fondi per le cure di Burgoyne, grande amico di Madonna nel periodo in cui la sua storia si intrecciò con quella di Warhol, Basquiat e Keith Haring, nonchè un giovane e promettente artista, affetto da AIDS.
Il biglietto d’invito, però, è una celebrazione della vita: gli energici e divertenti omini di Haring sono un invito a festeggiare, e condividere una serata d’amore e amicizia nel nome del giovane Martin.
Il retro, invece, fu disegnato da Warhol: meno caotico e più elegante, riporta un ritratto fatto a mano dall’artista dedicato proprio a Martin Burgoyne. Un omaggio al talentuoso ragazzo che porta la firma di un grande artista.
Invitation Card è insomma molto più di un “biglietto”, poichè racchiude in sè la storia di un periodo, gli ultimi anni ’80: i grandi artisti del momento, da Haring agli esordi di Madonna, i club della New York di allora (l’evento si tenne al Pyramid Club), fino al grave problema della sindrome di AIDS e la lotta contro di esso.
Si tratta di capire non solo le opere, ma il mondo e il tempo in cui viviamo, e di esserne uno specchio.
— Keith Haring
L’opera porta la firma originale di entrambi i suoi autori, Haring e Warhol, ed è disponibile alla Galleria Deodato Arte.