Mimmo Rotella

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    Biografia di Mimmo Rotella

    Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nel 1918, ma già al termine della scuola media decide di spostarsi a Napoli per intraprendere gli studi artistici. Ottenuto poi, nel 1941, un impiego presso il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni si trasferisce a Roma, dove resta soltanto per un breve periodo a causa del suo richiamo alle armi. Nel 1944 ottiene il diploma al Liceo Artistico di Napoli, al quale segue un periodo di insegnamento a Catanzaro in disegno. L’anno successivo è ancora a Roma dove, dopo un inizio di tipo figurativo, comincia le sue prime sperimentazioni in direzione neogeometrica.
    Dal 1947 inizia a partecipare alle sue prime esposizioni e, nel 1949, si dedica anche ad esperimenti in merito alla poesia fonetica, denominati epistalica. La sua prima personale si tiene nel 1951 presso la Galleria Chiurazzi a Roma, nella quale espone le sue opere di tipo astratto-geometrico, non riuscendo però a riscuotere successo da parte della critica. Nello stesso anno comincia ad avere anche i primi contatti con l’arte estera, in particolare francese e americana. Ottiene, infatti, una borsa di studio da parte della Fullbright Foundation, che gli permette di recarsi negli Stati Uniti in qualità di “Artist in Residence”, all’Università di Kansas City. Sempre a Kansas City tiene un’altra personale presso la Rockhill Nelson Gallery. Questa esperienza permette a Rotella di scoprire e conoscere tutti i maggiori rappresentanti delle correnti artistiche americane più innovative di quegli anni.

    Dopo una breve interruzione nella produzione artistica, dovuta alla sua convinzione che non si potesse fare più nulla di nuovo nell’arte, grazie a quella che lui ha definito “un’illuminazione zen” la sua attività riparte attraverso i celebri decollage. Mimmo Rotella coglie tutta la forza comunicativa dei manifesti pubblicitari, considerandoli quali espressione artistica della città. Così, egli comincia ad incollare sulla tela i pezzi dei manifesti strappati trovati per la strada, che presenta per la prima volta a Roma nella mostra “Esposizione dell’arte attuale”.
    Questa sua nuova tendenza culminerà nella serie “Cinecittà”, realizzata nel 1962, e in quella dedicata ai personaggi del cinema mondiale, i volti dei grandi miti del cinema di Hollywood.
    Tra il 1956 e il 1957 arrivano i primi riconoscimenti attraverso il Premio Graziano e il Premio Battistoni.Il sodalizio con il critico francese Pierre Restany lo porta ad aderire al Nouveau Réalisme, del quale Restany era teorico, anche se non compare tra i firmatari del manifesto. Oltre ai decollage comincia a lavorare sugli assemblage di oggetti diversi acquistati, in genere, dai rigattieri.
    Oltre a svolgere la sua attività espositiva all’estero, nel 1964 è invitato alla Biennale di Venezia e nel 1965 alla Quadriennale di Roma.
    Dall’inizio degli anni Settanta comincia a lavorare su alcune opere, intervenendo sulle pagine pubblicitarie con l’impiego di solventi che le riducono allo stadio di impronta o ne cancellano l’immagine. Inoltre, si dedica alla scrittura pubblicando la sua autobiografia dal titolo Autorotella e incidendo il suo primo disco di poesie fonetiche.
    Nel 1977 partecipa alla “Cooperarte”, ovvero una cooperativa di artisti uniti dall’obiettivo di esplorare nuove forme di rapporto e di confronto con il pubblico.
    Nel 1990 partecipa al Centre Pompidou di Parigi alla mostra “Art et Pub” e al Museum of Modern Art di New York all’esposizione “High and Low”.
    Grazie all’introduzione delle nuove tecnologie inizia ad interessarsi alla pittura digitale, patrocinando “Digipainting”, la prima mostra internazionale sul digitalismo, che si tiene a Roma presso il Palazzo delle fontane nel 1997. Intanto, prosegue la sua attività espositiva preso i maggiori musei, soprattutto a Parigi e negli Stati Uniti.
    Con l’obiettivo di raccogliere le opere e la documentazione relative alla sua vita artistica, nel 2000, per sua volontà, viene costituita la Fondazione Mimmo Rotella. Nel 2004 riceve la laurea ad honoris causa in Architettura all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
    Mimmo Rotella si spegne nel 2006. Le sue opere sono oggi in numerosi musei e nelle maggiori collezioni italiane ed estere.

    Le Opere di Mimmo Rotella

     Mimmo Rotella, soprattutto conosciuto per i suoi manifesti strappati è ascesa nelle case d’asta. La recente acquisizione dell’archivio da parte di Germano Celant ha indotto gli investitori a preferire le opere maggiormente certificate o meglio già archiviate. Le opere di Mimmo Rotella sono un ottimo investimento in arte.