Michele Cascella

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    Biografia di Michele Cascella

    Nacque in una numerosa famiglia, nel 1892 a Ortona, in provincia di Chieti. Figlio d’arte, infatti il padre fu pittore, ceramista e litografo, Michele Cascella fu uno studente dagli scarsi risultati, anche in disegno. Così, proprio il padre, stanco dell’ennesima bocciatura a decise di portarlo presso il proprio laboratorio cromolitografico, dove, accanto al fratello Tommaso, iniziò ad avvicinarsi agli strumenti del mestiere, seguendo le indicazioni paterne, anche in merito agli esercizi da eseguire, copiando, ad esempio, i disegni dei grandi maestri del Rinascimento italiano. Già nel 1907, soltanto quindicenne, mise in mostra a Milano i suoi lavori, seguiti da un’esperienza a Torino ed una a Parigi, presso la Galleria Druet, accanto al fratello Tommaso. Tra il 1914 ed il 1915 collaborò a “La Grande Illustrazione”, pubblicata dal padre, con disegni ed illustrazioni grafiche, mentre nel 1917 espose al Salone dell’Associazione della Stampa e nella Galleria Centrale d’Arte di Milano.

    Michele Cascella  venne richiamato alle armi allo scoppio della prima guerra mondiale, ma non rinunciò a portare con sé tele e colori con i quali fissò i suoi ricordi della vita militare, alcuni dei quali sono oggi presenti al Museo del Risorgimento ed nelle Raccolte Storiche di Milano.
    Al termine del conflitto decise di stabilirsi definitivamente a Milano, dove si dedicò alle incisioni, alla ceramica, all’acquerello e alla pittura ad olio. Nel 1924 fu presente, per la prima volta, alla Biennale di Venezia, mentre nel 1925 espose con una personale alla galleria Pesaro di Milano, accompagnato dal sostegno della recensione di Carlo Carrà.
    Gli anni Trenta e Quaranta della sua carriera, furono segnati da numerosi viaggi in Italia e all’estero e lo videro presente alle più importanti manifestazioni artistiche. Non mancarono, inoltre, commissioni importanti come il grande mosaico per la nuova stazione di Messina Marittima, raffigurante Mussolini in una visita a Palermo.
    Dopo la seconda guerra mondiale, si fecero sempre più frequenti le sue mostre all’estero, che lo portarono a risiedere per lunghi periodi negli Stati Uniti.
    Le sue piacevoli vedute marine ed urbane, i suoi ritratti femminili, lo condussero al grande successo, tanto che nel 1942 ottenne una sala personale alla Biennale di Venezia.
    Si spense nel 1989.

    I soggetti più ricorrenti sono, per Michele Cascella, fiori, campi di grano e di papaveri, i paesaggi a lui più cari, che furono scenario della sua vita. Questi vennero costruiti dall’artista attraverso un tratto veloce e delicato, capace di dare vita a scenari coinvolgenti e dal sapore incantato. I suoi primi lavori vennero eseguiti “dal vero”, con una particolare predilezione per il pastello. Di particolare rilievo sono ancora oggi i sui ritratti femminili, eseguiti con raffinatezza tecnica. Il valore delle opere del Maestro di Ortona è molto alto, portandolo ad essere presente nelle maggiori collezioni italiane ed estere.

     

     

    Le Opere di Michele Cascella

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